lunedì 16 aprile 2012

Dizionario dei new media



                                        


Se qualcuno parla di o di Cracker o webzine sgraniamo gli occhi e pensiamo che dovremmo rinfrescare il nostro inglese ?Sappiamo dire cosa nascondono le sigle ISDN,ADSL o WAP?Il dizionario dei new media e' uno strumento .il primo  a disposizione del lettore italiano,per imparare a muoversi con disinvoltura nell' "era digitale".Tra le aziende high tech che spopolano a wall  Street e i prodigi della computer grafica ,tra le metamorfosi della comunicazione telefonica  e il fenomeno sociale dell'email,una guida dettagliata per attraversare la rivoluzione che sta trasformando la nostra realta'.

Intervista a Valeria Della Valle: lingua italiana e new media

internet-multimedia -tv digitale-realta' virtuale-telecomunicazioni-intellegenza artificiale.


Case in legno e risparmio energetico

   


                      Case in legno








Per risparmiare energia la maniera migliore e' quella di costruirsi una casa di legno dove oltre all'isolamento termico ideale perche' costruito con materiale naturali diventa anche antisismico perche' costruito con concezioni elastiche e cioe' reversibili nel tempo...........



Piante assorbi veleno




                          Piante

Quando compriamo un oggetto d’arredamento, lo portiamo a casa e lo disponiamo in una stanza, non se ne sta fermo e immobile lì. Non importa di quale materiale sia fatto: può verificarsi l’eventualità che emetta dei gas o che rilasci delle sostanze nell’aria. Quasi tutti i mobili emettono gas (e ciò non è necessariamente negativo) ma i materiali sintetici o quelli trattati con sostanze sintetiche possono emettere gas chimici e quindi tossici per noi.
I composti organici volatili, o COV, costituiscono la famiglia più comune di sostanze chimiche emesse che possono essere considerate responsabili di mal di testa, bronchiti, asma, irritazioni della pelle etc. Ma anche, cosa ben più grave, malformazioni alla nascita, disfunzioni endocrine e cancro.
Sostanze ignifughe e formaldeide sono i COV più comuni emessi dai mobili.
Scarsi sistemi di ventilazione, edifici pressoché sigillati e un uso esagerato di prodotti sintetici in casa sono le principali cause dell’inquinamento dell’aria negli interni.
Ma qualcuno potrebbe aiutarci a rimuovere queste sostanze dagli ambienti, è ancora una volta la Natura che si prende cura di noi proprio quando siamo noi stessi a danneggiare la nostra salute. Cioè, per meglio dire, esistono delle piante, comunissime piante d’appartamento, in grado di assorbire gran parte delle sostanze nocive.

Vigili del fuoco terremoto L'Aquila


Vigili del Fuoco:dal Governo tanti riconoscimenti ma intando restano a dormire in tenda.
                              
L'Aquila, nov 2009-"E' grazie alle capacita' di risposta e alla tempestivita' dei soccorsi dimostrate dai Vigili del fuoco dopo il terremoto del 6 Aprile che la popolazione abruzzese ha acqistato o rafforzato la fiducia nelle istituzione". Basterebbe solo ricordare che 48 ore dopo la prima scossa in Abruzzo ,i Vigili del fuoco hanno riversato ,nelle aree colpite ,2400 uomini per i soccorsi, svolgendo un'opera di soccorso e di assistenza davvero esemplari" sottolineando inoltre quanto ancora "risuonino nelle orecchie di tutti le parole di encomio da parte del Presidente del Consioglio,del Presidente della Regione Chiodi ,dei Ministri,in primis quelle Rotondi,che nell'inviare un messaggio di gratitudine ai Vigili del Fuoco per la gestione del post terremoto ha precisato:il governo c'e'.Peccato che a distanza di quasi 7 mesi dall'evento sismico i Vigili del Fuoco vivono ancora nelle tende ,in una condizione non piu' accettabile ,se si considere che che di giorno il personale e' sottoposto a continue emergenze ,a stress e fatica fisica , e la notte e' costretto a restare nelle tende ,con la pioggia ,l'umidita' e il gelo.La cosa piu' grave e' che nonostante le continue  richieste di miglioramento delle condizioni logistiche ,si e' arrivati alla vigilia dell'inverno lasciando inalterata la condizione e dunque senza nessuna prospettiva per i Vigili di una dignitosa sistemazione ,Inviterei a tenere presente il plauso del Presidente della Repubblica ,Giogio Napolitano,che a fine settembre ,durante la cerimonia di consegna delle medaglie d'oro alla Bandiera  del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco,ha detto dei Vigili che"sono un esempio dell'Italia migliore e bisogna sempre ricordarlo".

Obesita':abbasso la dieta a tutti i costi


Dieta,daita in greco,significa corretto stile di vita ,pertanto la dieta rappresenta un modello di vita equilibrato e non un rimedio ai chili di troppo.Il dott. Giuseppe Amoruso ha una teoria chiara,avere qualche chilo in piu' non significa essere obesi.L'obesita' infatti ,e' una malattia in cui esiste un eccesso di massa corporea.
Per valutare l'obesita' va utilizzato l'indice di massa corporea(Bmi),che e' fortemente correlatoalla quantita' di grasso corporeo .Il Bmi si calcola dividendo il peso (KG) per il quadrato dell'altezza in (metri).Esempio (altezza 1.70 m peso 80kg BMI =27.6).Dal risultato ottenuto si  ottiene un indice che e' normale tra 18,5 e 24.9 in sovrappeso tra 25 e 29,9 mentre oltre 30 siamo in obesita'.
Altri dati che indicano l'obesita' e' la circonferenza addominale che valuta il grasso addominale considerato fattore di rischio indipendente.Con un metro da sarto, per intenderci ,se ci misuriamo attorno alla vita i valori normali sono :102 centimetri per gli uomini e 88 per le donne..
Per capire come regolarci sul proprio fabbisogno alimentare va consultato uno specialista in base alla struttura del soggetto ,in generale si sconsiglia il fai da te e i rimedi magici pubblicizzati dai media.Meglio a quel punto restare con qualche chilo di troppo perche' l'obesita' puo essere dannosissima se gestita da persone incompetenti che utilizzano il solo scopo del profitto.
L'obbiettivo e' quello di essere una persona soddisfatta ,felice,che si realizza attraverso una corporieta' gestita serenamente in tutti i suoi bisogni ,in questo caso vivra' bene per essere e non per apparire.Il primo ostacolo da superare e' il pregiudizio sociale che considera il soggetto obeso unico e solo colpevole della sua malattia ,mangione  e privo di volonta'.Ormai scientificamente e accertato che le cause dell'obesita' sono genetiche e ambientali .
L'obesita' e una malattia e la dieta un atto medico ,pertanto e necessario consultare un medico specialista in scienza dell'alimentazione che studi un programma dietetico,di attivita' fisica e terapia comportamentale per ogni singolo paziente.Tutte le tecniche ,anche non scientifiche determinano perdita di peso ,ma non dimagrimento (ossia riduzione dei livelli di massa corporea).
In conclusione l'obesita' e' una malattia cronica ,pertanto e' utopico pensare di affrontare e risolvere il problema privandosi dei piaceri della buona tavola o vivendo isolati dal mondo .Bisogna prima accettare una moderata perdita di peso (10%) e poi raggiungere gradualmente il peso ottimale ,diventando abil nel mantenimento di uno stile di vita che tenga conto delle necessita' fisiche ,ma anche comportamentali e sociali di ognuno di noi.  
                                       evoluzione dell'obesita'

Informazione libera sul giornale il Fatto Quotidiano


Ci siamo. Il conto alla rovescia è cominciato.Da settembre2010, finalmente, 
abbiamo un giornale nuovo, libero, 
tutto nostro e tutto vostro.
Un giornale eccentrico, 
rispetto agli altri:
"il Fatto Quotidiano"
Infatti dal 23 settembre Il Fatto Quotidiano è in edicola. Il primo numero è andato letteralmente a ruba. Alle 8 della mattina si registrava il tutto esaurito con una percentuale di venduto in edicola vicina al cento per cento della tiratura. A detta dei distributori, un record con pochi precedenti. Con il passare delle settimane registriamo un naturale calo fisiologico delle vendite, ma rimaniamo sempre e di gran lunga al di sopra delle nostre più rosee aspettative.
Su internet possiamo consultare liberamente il blog de il Fatto Quotidiano  (l'Antefatto)al seguente indirizzo http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578
                                   

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Il Salento dove regna lu mare ,lu sole e lu vientu


Il Salento, noto anche come penisola salentina e conosciuto comeTacco d'Italia, è una sub regione dell'Italia che si estende sulla partemeridionale della Puglia, tra il mar Ionio ad ovest e il mar Adriatico ad est.
Gli abitanti dell'area, che comprende l'intera provincia di Lecce, quasi tutta quella di Brindisi e parte di quella di Taranto, si distinguono per caratteristiche culturali e, seppur con differenze, glottologiche rispetto al resto della regione. Da un punto di vista storico il Salento ha fatto parte per molti secoli dell'antica circoscrizione denominata Terra d'Otranto.

Toponimo                                 Il Salento

Il toponimo Salento ha origini incerte. Uno studio di Mario Cosmai lo farebbe derivare da "sale", inteso come "terra circondata dal sale-mare": i Romani, infatti, indicavano con Sallentini gli abitanti delle paludi acquitrinose che si addensavano intorno al Golfo di Taranto
Secondo Strabone, il toponimo deriverebbe dal nome dei coloni cretesi che qui si stabilirono, chiamati Salenti in quanto originari dalla città diSalenzia.
L'ipotesi di Marco Terenzio Varrone, invece, è quella di un'alleanza stipulata "in salo", ovvero in mare, fra i tre gruppi etnici che popolarono il territorio: Cretesi, Illiri e Locresi.

Geografia

Estensione della penisola salentina

« Terra tra i due mari Adriatico e Ionio partendo da una linea condotta dal punto più interno del golfo di Taranto fino alla contrada del Pilone a nord di Ostuni ».
La penisola salentina, da un punto di vista meramente geografico, è separata dal resto della Puglia da una linea ideale che dal punto più interno del Golfo di Taranto (nel territorio di Massafra) arriva fino all'Adriatico, in corrispondenza dei resti della città messapica di Egnazia (nel territorio di Fasano), ai confini con l'antica Peucezia.
Tuttavia, intendendo il Salento come un'entità culturale, più che geografica, si è soliti spostare i confini leggermente più a sud, lungo la linea che da Taranto, attraverso Grottaglie, San Michele Salentino e Ceglie Messapica, giunge fino a Ostuni. Così definito, il Salento ha quali suoi vertici ideali:
  • Taranto, nell'omonima provincia;
  • Pilone, nel territorio di Ostuni in provincia di Brindisi,
  • Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, che rappresenta il centro abitato più meridionale della Puglia.
La penisola salentina è il territorio più a Est d'Italia e Punta Palascìa o Capo d'Otranto ne costituisce l'estremità orientale, distante dall'Albania 72 km attraverso il Canale d'Otranto. Secondo le convenzioni nautiche, da Punta Palascìa parte la direttrice ideale che separa il mar Ionio dal mar Adriatico.

Suddivisioni interne

 
Limiti geografici e culturali della penisola salentina  
Sistemi pedologici della penisola salentina
Da un punto di vista geografico, la penisola ha una configurazione pianeggiante in cui si distinguono pochi rilievi collinari nella parte settentrionale (basse Murge) e in quella meridionale (Serre salentine). Può essere quindi suddivisa in:
  • Salento delle Murge (tarantine e brindisine) a nord-ovest,
  • Piana messapica al centro,
  • Serre salentine a sud.
Una depressione, nota come soglia messapica, separa le ultime propaggini delle Murge dalla Piana messapica.
Dal punto di vista pedologico, è possibile dividere la Piana messapica in due sottosistemi paesaggistici distinti.
Il primo, più orientale, si estende dal brindisino fino ad Otranto ed ha una morfologia quasi completamente pianeggiante o leggermente ondulata, mentre risulta più movimentata nelle aree a ridosso delle Murge, non superando mai i 200 m sul livello del mare.
Il secondo sottosistema, compreso fra l'Arco Ionico tarantino a nord-ovest e la pianura del brindisino ad est, presenta una morfologia nel complesso ondulata, con quote variabili a partire dal livello del mare fino ai 140 m.
L'area delle Serre salentine ha invece una morfologia variabile da leggermente ondulata a marcatamente ondulata, con poche aree pianeggianti e con quote variabili a partire dal livello del mare fino a superare anche i 200 m con la Serra dei Cianci (201 m) nel Salento meridionale. Le pendenze qui presenti possono essere ripide o addirittura trasformarsi in scarpate.
Le restanti aree del territorio salentino non costituiscono un sottosistema pedologico a sé stante, ma confluiscono in parte nel sottosistema dell'Arco Ionico Tarantino, in parte nel sottosistema delle basse Murge e, relativamente al tratto costiero di Ostuni, nel sottosistema del Litorale sub-murgiano Mola-Ostuni.

Clima

La penisola salentina, essendo protesa nel mare, è caratterizzata da un clima più umido rispetto al resto della Puglia, dove invece la presenza dell'Appennino riduce l'apporto di umidità dei venti provenienti da ovest. L'umidità non si traduce in precipitazioni, comunque più cospicue rispetto alla Puglia settentrionale, ma determina una più netta alterazione della temperatura percepita: le stagioni estive, soprattutto nelle aree più meridionali, sono particolarmente afose, mentre le stagioni invernali, sia pure molto miti e abbondantemente al di sopra dello zero anche nei periodi più freddi, appaiono gelide soprattutto in presenza di vento.

Paesaggio

 
Ulivi nelle campagne di San Vito dei Normanni  
Una pianta di fico d'India  
Panorama di Leuca dal promontorio del Santuario  
Torre di avvistamento a Torre dell'Orso  
La torre di Roca Vecchia  
Trullo o "pagghiaru" nei dintorni di Lizzano
Il paesaggio presenta molti elementi caratteristici. L'agro salentino è quasi ovunque coltivato, e la vegetazione arborea è per lo più costituita da distese di ulivi secolari, dai tronchi contorti e di grandi dimensioni. La proprietà terriera è generalmente suddivisa in piccoli appezzamenti, separati dai tipici muretti a secco. La pietra è da sempre utilizzata anche per realizzare diverse costruzioni a secco, utilizzate dai contadini per riposare o per riporvi gli attrezzi da lavoro. Tali costruzioni (definite a seconda delle zone furnieḍḍi, pajare, ecc.) sono più simili ai nuraghi sardi che ai trulli pugliesi.
Numerose sono le masserie fortificate risalenti per lo più al XVI, XVII e XVIII secolo. I paesi, in genere poco popolosi, hanno un aspetto tipicamente mediterraneo e sono caratterizzati dal bianco intenso delle costruzioni che li rende abbacinanti nelle giornate di sole. In un paesaggio orograficamente poco caratterizzato, essi spiccano quindi rispetto alla campagna, dominata dal colore rossiccio di un terreno dove è alta la presenza di ferro, a differenza della Puglia centro-settentrionale, dove invece questa colorazione sanguigna è molto più rara. Da un punto di vista cromatico il mare assume una colorazione blu scuro se osservato dalla alte scogliere a strapiombo sul mar Adriatico, e più tenue ma vario nelle sue sfumature (verde smeraldo, verdino, celeste, ecc.) se osservato dalle spiagge sabbiose o dalle basse scogliere del mar Ionio. Lungo le coste di entrambi i mari, i centri abitati non sono numerosi; è però possibile ammirare le numerose ed antiche torri costiere di avvistamento, di forma quadrangolare o circolare, costruite nel corso dei secoli per difendersi dall'arrivo delle orde piratesche.